domenica 28 settembre 2014

La prima nazionale di "The drift - La deriva", l'ultima opera di Essi Girano!


Vi ricordate La lunga notte di Victor Kowalsky? L'opera che, nel 2013, ha tenuto impegnato Essi Girano più di tutte le altre opere realizzate prima di allora e che sta viaggiando su ali dorate per festivals italiani e stranieri? Sì, forza, quell'opera su cui tutti i canali di Essi Girano, compreso questo blog, hanno battuto e ribattuto, tanto da farvi probabilmente esclamare ogni tanto: "Oh no! Ancora?!..."... Bene. Questo post non è dedicato ad essa. Quindi potete aprire occhi e mente per leggerlo tutto d'un fiato, senza trovarvi ancora di fronte a Victor e ai suoi incubi (almeno per il momento...). 
Oggi parliamo di un'altra opera entrata a far parte delle produzioni di Essi Girano, di cui in altre occasioni avevamo detto qualcosa, ma su cui non ci eravamo soffermati abbastanza: The drift - La deriva. Si tratta di un nuovo cortometraggio nato dalla collaborazione di Essi Girano e di The Factory Prd e realizzato interamente nel 2014... Finalmente, a pochi mesi dalla sua ultimazione, è pronto per gettarsi in pasto al pubblico, mentre già sfreccia per festivals nazionali ed internazionali. Luogo d'eccezione che ospiterà la prima assoluta di questo nuovo film sarà il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino (Via Gramsci 426); vi aspettiamo quindi martedì 7 ottobre alle ore 21:30 per guardare insieme, per la primissima volta, l'ultimissima produzione di casa Essi Girano (l'ingresso, ovviamente, è gratuito, ma prenotate il vostro posto chiamando il Teatro)! All'evento, come sempre, parteciperanno il regista Stefano Poggioni, il protagonista (l'ormai "nostro") Cristiano Burgio, e parte della troupe.




Spendiamo due parole su The drift - La deriva... Questa volta al centro della narrazione non abbiamo più il mondo onirico, allucinato e inquietante di Victor, bensì una storia comune, ordinaria, almeno apparentemente, quella di una giovane coppia in crisi. Tra i due protagonisti esiste però qualcosa di distorto, si respira l'esistenza di un segreto celato, ma pronto a tornare a galla d'un tratto e a scardinare le consuetudini e la vita casa-lavoro. Come anche ne La lunga notte di Victor Kowalsky, la telecamera entra nell'intimità dei personaggi, ne svela le parti nascoste, le psicosi e i desideri più trasgressivi. Il protagonista, interpretato dal talentuoso Cristiano, tenterà di riappropriarsi di uno spazio fisico, ma soprattutto mentale, e di scacciare gli incubi che continuano ad assillare la sua vita e quella della sua compagna, interpretata dalla splendida Clara Enghoff Brajtman, una figura sfuggente, diafana e misteriosa. Attraverso situazioni drammatiche e violente, il loro conflitto sarà sempre più acceso, fino ad un finale inaspettato. 


Al contrario che ne La lunga notte di Victor Kowalsky, stavolta la difficoltà dell'opera stava nel tentativo di creare una situazione "normale" (con la n minuscola), di riuscire a carpire le emozioni e la sostanza di tale "normalità" per trasportarle sullo schermo. Essi Girano fino a quel momento era abituata ad "aggiungere" (come anche in Kowalsky), per costruire realtà immaginarie, piuttosto che a "togliere", per rendere situazioni più realistiche. Stavolta, infatti, l'operazione principale è stata la sottrazione: sono stati tolti sceneggiatura, dialoghi, azioni, inquadrature, colori, si è cercato di ridurre al minimo l'artificio estetico, il montaggio e la post-produzione, non per semplificare, ma per lasciare spazio alla sostanza. In un appartamento in riva all'Arno, nel cuore di Firenze, è stato ricostruito il microcosmo povero di una tragedia di tutti i giorni, del dramma quotidiano di un uomo solo e solitario, disarmato dalla crudezza di una donna un tempo amata e ora inevitabilmente distante. In questo appartamento prende avvio la trama, con la sua inesorabile caduta nell'abisso, in cui ogni cosa finisce per diventare fredda e apatica. Persino un night club, con le sue luci colorate e le sue ballerine sensuali, è l'occasione per dimostrare l'inadeguatezza di un personaggio che è uno dei tanti inetti di sveviana memoria, calato però nei nostri tempi. Non mancano colpi di scena e apici narrativi, ma in generale la telecamera diventa un occhio invisibile sulla vita del protagonista. E' un lavoro ben diverso da La lunga notte di Victor Kowalsky: qui ogni cosa è girata a mano, ogni scena ha un solo punto di vista, ogni audio è originale, ogni reazione è spontanea. In The drift appare un'anima diversa dal solito, un'evoluzione che anche noi di Essi Girano stiamo realizzando sulla nostra pelle. 

Sperando di avervi incuriositi, vi rimandiamo alla pagina Facebook di "The drift - La deriva" , nonché, come sempre, alla pagina Facebook di Essi Girano. Vi ricordiamo che abbiamo anche un sito, www.essigirano.it, dove potete trovare molte altre informazioni su di noi e su cosa facciamo...  
Dulcis in fundo, vi lasciamo con un "antipasto" dell'opera, il trailer di The drift, che trovate sul nostro canale YouTube (iscrivetevi!), in modo da stuzzicarvi l'appetito... 

Ci vediamo martedì 7 ottobre al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino: lasciamoci travolgere dall'onda lunga che, inesorabile, porta via con sé ogni cosa e che ci lascia inerti ed attoniti, alla deriva, come gli oggetti galleggianti sul pelo dell'acqua che si ritira... 


E. G.